10 giorni senza mamma

10 GIORNI SENZA MAMMA | Recensione del film con Fabio De Luigi

10 giorni senza mamma

Campione di incassi di questo inizio 2019, 10 giorni senza mamma ha il merito di uscire dai binari consolidati della moderna commedia italiana proponendosi con qualcosa, se non di nuovo, quanto meno di diverso.

Seguendo una recente tradizione partita da Benvenuti al sud, 10 giorni senza mamma è il rifacimento di un film argentino di due anni fa, Mama se fue de viaje di Ariel Winograd. Il regista Alessandro Genovesi si è affidato al campione indiscusso del cinema popolare nostrano, Fabio De Luigi, per una variazione sul tema “genitori incapaci” molto in voga negli ultimi anni. Basti pensare a Genitori e figli – Agitare bene prima dell’uso (2010, Veronesi), Mamma o papà di Riccardo Milani (2017, a sua volta rifacimento di un film spagnolo), Gli sdraiati di Francesca Archibugi, o al recentissimo Ti presento Sofia, sempre con De Luigi.

In 10 giorni senza mamma, Carlo è un padre che si ritrova da un giorno all’altro a doversi prendere cura dei tre figli. La moglie, infatti, dopo anni in cui ha fatto tutto da sola, si concede dieci giorni a Cuba con la sorella. Carlo dovrà affrontare le esigenze dei bambini in un momento molto delicato della sua carriera.

Fabio De Luigi garantisce il suo consueto repertorio di buffoneria, ma la comicità non è l’unico pregio di 10 giorni senza mamma. Genovesi è riuscito a evitare alcune delle consuete trappole del cinema italiano, prima tra tutte la presenza di bambini sul set. I tre giovani interpreti sono, per una volta, credibili, con la piccola e incomprensibile Bianca Usai a tratti straordinaria. È un bel passo avanti, considerando il livello sempre insufficiente della recitazione dei più giovani.

Il film riesce anche a introdurre in modo coerente considerazioni sul mondo del lavoro e sulle dinamiche uomo-donna.

Da un lato c’è la frustrazione per una realtà lavorativa incapace di garantire certezze anche nei ruoli dirigenziali. Dall’altro, il ruolo della donna che non può essere più solo di madre. La scelta del viaggio della mamma (interpretata da Valentina Lodovini) è la rivendicazione di un maggiore spazio per sé. Non solo come madre, ma come persona.

10 giorni senza mamma non è esente da difetti. Si sforza di far ridere anche quando non serve, si affida a un repertorio prevedibile, ma riesce a evitare gli eccessi in cui troppo spesso Alessandro Genovesi è scivolato in passato.

Per gli standard delle commedie popolari di oggi, un bel passo in avanti.

(10 giorni senza mamma, di Alessandro Genovesi, commedia 2019, 94’)