Nicole Holofcener, nota al grande pubblico soprattutto come sceneggiatrice (Copia originale e The Last Duel), firma la regia di A dire il vero (You Hurt My Feelings), una commedia leggera e divertente che riflette sulla fiducia, sulle piccole bugie che ognuno di noi racconta e sul rapporto con le persone che amiamo di più.
I protagonisti sono Beth (Julia Louis-Dreyfus), una scrittrice in crisi e piena di dubbi a causa del suo nuovo romanzo, e suo marito Don (Tobias Menzies), uno psicoterapeuta di scarso di successo. La pellicola segue anche le vite di Sarah (Michaela Watkins), sorella di Beth stufa di arredare case di gente ricca e senza gusto, e del suo compagno Mark (Arian Moayed), attore sfiduciato dalle difficoltà del suo lavoro.
Attraverso questi personaggi e le loro relazioni, Holofcener esplora come delle bugie apparentemente innocenti possano aiutare, complicare o ferire le relazioni. Da un lato, vediamo Don alle prese con i suoi pazienti: alcuni, come Carolyn e Jonathan (Amber Tamblyn e David Cross), non danno segnali di miglioramento nonostante anni di terapia e finiscono per ammettere la sua inutilità. Altri, come Jim (Zach Cherry), lo seguono ciecamente anche se lo ritengono incapace. In questi casi, l’onestà porta a cambiamenti importanti, sia positivi che negativi.
Ma il fulcro del film è il rapporto di coppia tra i due protagonisti Beth e Don. Un piccolo incidente fa scricchiolare la fiducia reciproca e li mette in una situazione difficile, costringendoli a confrontarsi con una bugia che, pur sembrando di poco conto, ha conseguenze importanti e potenzialmente devastanti nella loro vita di tutti i giorni.
Il punto di forza del film è la sua natura deliziosa, acuta e tagliente messa in scena con grande delicatezza senza mai proporre al pubblico situazioni esagerate. Holofcener si prende tutto il tempo per sviluppare e approfondire i personaggi e le loro dinamiche, creando una commedia dolceamara con situazioni di coppia comuni e genuine.
Louis-Dreyfus è perfetta per questo tipo di ruolo, mostra un lato meno comico del solito e più malinconico e riflessivo. Anche la chimica con Menzies è ottima, e la presenza del loro figlio Elliott (Owen Teague) sottolinea la loro forte complicità e quanto sia profondo il loro rapporto.
A dire il vero è un’opera che ci ricorda perché Holofcener è considerata oltreoceano una delle migliori sceneggiatrici di commedie contemporanee. La sua capacità di raccontare storie semplici ma che lasciano il segno si rivela un grande successo, mettendo sempre al primo posto i rapporti umani.
Il film raccoglie così il testimone di grandi maestri della commedia come Woody Allen e Nora Ephron per dare uno sguardo disincantato ed esilarante sulle situazioni quotidiane in cui ciascuno può ritrovarsi … e ridere di se stesso.