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ABIGAIL | Recensione del film horror di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett

Abigail, diretto dal duo Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, che insieme al produttore Chad Villella formano il team Radio Silence dietro ai nuovi film della saga di Scream, si presenta come un thriller horror avvincente con una buona dose di black humor. Ambientato nella suggestiva cornice di una vecchia villa, il film racconta la storia di un gruppo di criminali che rapiscono una bambina di nome Abigail, credendola un bersaglio facile per ottenere un riscatto dal padre. Tuttavia, ben presto scopriranno che la giovane nasconde un oscuro segreto e non è affatto ciò che sembra.

Il punto forte del film è la straordinaria interpretazione di Alisha Weir nel ruolo di Abigail. La sua performance è davvero notevole, capace di trasmettere con maestria il passaggio dall’innocenza angelica di una ragazzina di 12 anni alla ferocia agghiacciante di un vampiro assetato di sangue che gioca con le sue prede. Le sue movenze di ballerina, che si trasformano in letali attacchi, donano al personaggio una bellezza inquietante e lo rendono ancora più pericoloso. A differenza della bambola assassina Megan, Abigail è un mostro con un’umanità e una sensibilità inaspettate dovute ad un trascorso familiare quanto mai problematico.

Il gruppo di rapinatori (Dan Stevens, Melissa Barrera, Kevin Durand, Kathryn Newton e il compianto Angus Cloud) è ben caratterizzato e si nota una buona chimica tra gli attori. Ognuno di loro contribuisce ad arricchire la storia con le proprie azioni, le proprie battute e i propri segreti. In particolare, Melissa Barrera, nei panni di Joey, porta sullo schermo un personaggio complesso e sfaccettato, capace di formare un legame unico con la bambina.

Abigail non lesina sulla violenza e il sangue, elementi a nostro avviso fondamentali per la riuscita di un simile progetto, e i colpi di scena contribuiscono a tenere alta l’attenzione dello spettatore. Tuttavia, a volte il ritmo frenetico può risultare eccessivo, soprattutto verso il finale, ostacolando un po’ la coerenza narrativa. Il tono del film cambia spesso, alternando momenti spiritosi ad altri pieni di tensione che culminano con scene brutali. Lo stile visivo, cupo e macabro, è efficace nel creare un’atmosfera inquietante, ma a volte rende difficile apprezzare appieno i dettagli degli effetti speciali soprattutto durante i combattimenti corpo a corpo.

Nonostante questi piccoli difetti, Abigail si distingue come un thriller horror originale e divertente che riesce ad intrattenere senza troppa fatica. Il film rende omaggio ai classici del genere, ma allo stesso tempo si ritaglia una sua identità grazie a un mix ben studiato di violenza, umorismo e una storia mai banale. Un’opera che piacerà sicuramente agli amanti del genere horror che cercano qualcosa di diverso dai soliti film sui vampiri.

(Abigail, di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett. 2024, horror, USA, 109′)