Alla 70esima edizione del Festival di Berlino (la Berlinale) ha trionfato il cinema italiano e in particolare quello della periferia romana, diverso e autentico. Elio Germano vince l’Orso d’argento come Miglior Attore in Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti per la sua interpretazione di Antonio Ligabue e i fratelli D’Innocenzo si aggiudicano il premio per la miglior Sceneggiatura per la favola nera Favolacce il loro secondo lungometraggio dopo l’esordio sempre qui a Berlino con il bellissimo La terra dell’abbastanza.
L’Orso d’Oro è andato a Sheytan Vojud Nadarad (There Is No Evil) di Mohammad Rasoulof, quattro storie sui temi cruciali della forza morale e sulla pena di morte che chiedono in che misura la libertà individuale possa essere espressa sotto un regime dispotico e le sue minacce apparentemente inevitabili.
Il discorso di Elio Germano durante la premiazione:
È stato molto faticoso, ringrazio tutti, dai produttori ai volontari che ci hanno aiutato. Dedico il premio a tutti gli storti, gli sbagliati, gli emarginati e i fuori casta. E ad Antonio Ligabue, che ho stampato sulla mia camicia, alla grande lezione che ci ha dato: quello che facciamo resta. Diceva: un giorno faranno un film su di me. Eccoci qua
Ecco cosa hanno detto i fratelli D’Innocenzo:
«Fa’ sto discorso non è facile. Se lo semo meritato». Fabio: «È il sogno che avevamo da ragazzi, essere qui accanto ai maestri mi sembra una favola surreale». Damiano: «Siamo sorpresi da quanto veloce sia stato il passaggio da perfetti sconosciuti a realtà concreta del cinema italiano. Non va spettacolarizzato il fatto che veniamo dalla periferia, anzi in casa c’era molta cultura, nostro padre fa il giardiniere e il pescatore ed è incredibilmente colto, a 5 anni leggevamo Bukowski, la Duras o Amelia Rosselli, i nostri genitori scrivono poesie e se non le pubblicano non vuol dire nulla. Noi restiamo con i piedi per terra, torniamo a Roma e scriviamo il terzo film. Non ci interessa l’epica del coatto, cambieremo genere ogni volta, e non vogliamo diventare i registi con la sciarpa. Essere cresciuti in periferia è un vantaggio, cresci prima»
Tutti i vincitori della Berlinale 2020
- Orso d’oro per il miglior film:
There Is No Evil di Mohammad Rasoulof - Orso d’argento Gran Premio della Giuria:
Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman - Premio 70° Berlinale per l’innovazione:
Delépine e Kervern per Effacer l’historique - Orso d’argento per la miglior regia:
Hong Sang-Soo per The Woman Who Run - Orso d’argento per la migliore attrice:
Paula Beer per Undine - Orso d’argento per il miglior attore:
Elio Germano per Volevo nascondermi - Orso d’argento per la miglior sceneggiatura:
Fabio e Damiano D’Innocenzo per Favolacce - Orso d’argento per il miglior contributo tecnico:
per la fotografia di DAU. Natasha - Premio per la migliore opera prima:
Los Conductos di Camilo Restrepo - Premio per il miglior documentario
Irradiés di Rithy Panh