Dal 9 novembre al 17 dicembre si terrà la rassegna gratuita Cine40 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, promossa da Azienda Speciale Palaexpo e Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, con 36 capolavori dei più grandi registi italiani proiettati in 35mm.
Riprende il viaggio a ritroso nel tempo attraverso i decenni del grande cinema italiano e, dopo le meraviglie per gli occhi di Cine70, Cine60 e Cine50, tornano sul grande schermo i capolavori del periodo più drammatico del secolo scorso, gli anni ’40.
Regime, guerra, occupazione, Resistenza, Liberazione, ricostruzione: come si riflette la storia nazionale nelle pellicole del periodo? Durante il conflitto, si chiede al cinema da una parte di intrattenere il pubblico con un flusso di storie sentimentali, ambientazioni eleganti, risate, avventure e duelli, dall’altra di esaltare lo sforzo patriottico spingendo il pedale della propaganda.
Ma l’esistenza che il regime chiude fuori dalla porta dei contenuti, spesso rientra dalla finestra della forma, con autori geniali come De Sica, che insegna alla commedia la naturalezza, o Rossellini, che osserva la guerra con il rigore documentario dei suoi capolavori futuri, o Visconti, che rovescia la morale corrente con la forza conturbante del suo realismo. Con la fine della guerra e della menzogna totalitaria, esplode al cinema la rivoluzione libertaria neorealista: le macerie, le atrocità, i volti, le voci e le identità della gente comune – tutta la vita precedentemente occultata – invadono lo schermo, sbalordendo il pubblico mondiale per la potenza espressiva con cui i nostri registi denunciano la barbarie della Storia.
Ai tre maestri citati, che realizzano in pochi anni alcuni capolavori assoluti della storia del cinema, si affiancano altri grandi, come Germi, De Santis, Lattuada, Zampa, Castellani che scavano la condizione italiana, bruciante di sofferenza e di voglia di cambiamento, recuperando generi e stimoli dalle grandi cinematografie internazionali. Una stagione irripetibile della nostra storia culturale, che ha prodotto film leggendari da scoprire o rivedere in sala, per ricordare alla nostra epoca l’urgenza vitale della verità.
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
(Fonte: Palazzo delle Esposizioni)