Un breve viaggio nell’animazione degli anni 2000, con 10 film in versione originale sottotitolata ad ingresso gratuito
Dal 14 gennaio al 12 marzo 2020 faremo un breve viaggio nell’animazione giapponese degli anni 2000, con 10 film provenienti dalla Japan Foundation Film Library di Tokyo, dalla Cineteca dell’Istituto Giapponese e dall’ampio listino degli anime giapponesi distribuiti dalla Dynit, da sempre in prima linea nell’individuare film di qualità da proporre sul mercato nazionale.
E proprio tra questi non si poteva tralasciare un titolo come La leggenda del serpente bianco (Hakujaden) di Yabushita Taiji, primo lungometraggio animato a colori della storia del cinema giapponese, con disegni interamente eseguiti a mano da uno staff di oltre 13.000 persone: siamo nel 1958, una data divenuta storica in un Paese che più di ogni altro ha legato il suo nome a quello dell’industria dell’animazione, tanto che il giorno di uscita del film, il 22 ottobre, designa nel calendario nipponico la giornata celebrativa degli anime.
Sempre grazie all’entusiastica adesione della Dynit, che ha fornito ben 4 titoli sui 10 proposti, tra i film in rassegna figura anche In questo angolo di mondo/In this corner of the world di Katabuchi Sunao, record di incassi in Giappone con oltre 2 milioni di spettatori; e due lungometraggi di Hosoda Mamoru, autore di splendidi ritratti di vita familiare, raccontati da prospettive diverse, a seconda del tema da approfondire e delle difficoltà da dipanare nel corso delle storie. Parliamo del recentissimo Mirai, film intimista che racconta l’insorgere di sentimenti di gelosia in un bambino dopo la nascita della sorellina e di Wolf Children – Ame e Yuki, i bambini lupo da molti collocato tra i capolavori di Hosoda per la mirabile capacità di narrare con il linguaggio e l’incanto di una favola la complessità delle scelte e il coraggio di diventare adulti.
Alla sfera dell’animazione seriale appartiene invece Bravo Shin-chan! La battaglia dei samurai film del 2002 di Hara Keiichi, decimo adattamento per il grande schermo della seguitissima serie animata televisiva Kureyon Shin-chan; il film proviene dalla Cineteca dell’Istituto Giapponese come anche le due opere di Shinkai Makoto, Oltre le nuvole, nel luogo della promessa (2004) e Cinque centimetri al secondo (2007), l’uno espressione di quel genere science-fiction più volte esplorato dal regista, il secondo più marcatamente realista e romantico, con un netto cambio di rotta rispetto alla produzione precedente di Shinkai. A questi si aggiunge il musicalissimo Pop in Q di Miyahara Naoki, prodotto dalla Toei Animation per celebrare i 60 anni di attività, film che piacerà molto ai bambini amanti della danza, delle spettacolari ambientazioni e dei coloratissimi abiti delle giovani protagoniste.
Calendario della rassegna
- 14 gennaio ore 17.00, 7 marzo ore 11.00 | La leggenda del serpente bianco di Yabushita Taiji (1958, 79’, sott. it.)
- 16 gennaio ore 19.00, 8 febbraio ore 11.00 | Typhoon Noruda di Arai Yojiro (2015, 27’, sott. it. e ing.)
a seguire Cinque centimetri al secondo di Shinkai Makoto (2007, 63’, sott. it.) - 18 gennaio ore 11.00, 11 febbraio ore 17.00 | Princess Arete di Katabuchi Sunao (2001, 105’, sott. it. e ing.)
- 25 gennaio ore 11.00, 10 marzo ore 19.00 | Wolf Children – Ame e Yuki, i bambini lupo di Hosoda Mamoru (2013, 117’, sott. it.)
- 28 gennaio ore 17.00, 29 febbraio ore 11.00 | Bravo Shinchan! – La battaglia dei samurai di Hara Keiichi (2002, 95’, sott. it.)
- 30 gennaio ore 19.00, 20 febbraio ore 17.00 | Pop in Q di Miyahara Naoki (2016, 95’, sott. it.)
- 1 febbraio ore 11.00, 3 marzo ore 19.00 | Mirai di Hosoda Mamoru (2018, 100’, sott. it.)
- 21 gennaio ore 17.00, 13 febbraio ore 19.00 | In questo angolo di mondo di Katabuchi Sunao (2016, 128’, sott. it.)
- 23 gennaio ore 19.00, 18 febbraio ore 17.00 | Oltre le nuvole, nel luogo della promessadi Shinkai Makoto (2004, 91’, sott. it.)
Per avere maggiori informazioni sui film visitate questa pagina.