Tre nomination agli Oscar per Copia originale, il film diretto da Marielle Heller tratto dall’autobiografia di Lee Israel. Interessante mix di commedia, dramma e giallo, il film ripercorre la vera vicenda giudiziaria di Lee Israel, scrittrice specializzata in biografie che diventa truffatrice.
Nella New York di inizio anni Novanta, Lee Israel è una scrittrice di grande talento ma con un pessimo carattere. Dopo aver ottenuto un buon successo di critica e pubblico scrivendo biografie di personaggi famosi, si ritrova disoccupata, senza amici e senza soldi. Per cercare di risolvere la sua situazione inizia, quasi per caso, a creare false lettere di personaggi famosi da vendere ai collezionisti. Con l’aiuto di Jack Hock, libertino spacciatore di cocaina, mette su un sistema che le inizia a fruttare un bel giro di denaro e problemi con l’FBI.
Il titolo originale di Copia originale è Can You Ever Forgive Me?, potrai mai perdonarmi, come per il libro che Lee Israel pubblicò al termine della sua carriera criminale. Era anche il modo in cui la Dorothy Parker che interpretava era solita concludere le sue lettere del giorno successivo a sbronze di particolare importanza.
La regista Marielle Heller è soprattutto un’attrice, passata nel 2015 dietro la macchina da presa con Diario di una teenager. Per la sua opera seconda è partita da un progetto che girava per gli studios da alcuni anni. Una prima versione del film vedeva Julianne Moore come protagonista. Heller ha coinvolto Melissa McCarthy, attrice comica di grande successo negli Stati Uniti (ruoli tv in Una mamma per amica e Mike & Molly, di cui era protagonista). È lei la grande forza del film. Nel ruolo della misantropa e alcolizzata Israel, McCarthy dà la sua migliore interpretazione di sempre, dimostrando la padronanza di una gamma di registri ampia e sfaccettata. Le fa, ottimamente, da spalla l’attore britannico Richard E. Grant.
Tra i due interpreti si è creata un’intesa perfetta che ha portato entrambi a una meritata nomination agli Oscar, McCarthy come protagonista (la seconda in carriera dopo quella del 2012 da non protagonista per Le amiche della sposa), Grant per il ruolo di supporto. La terza candidatura è arrivata invece per la miglior sceneggiatura non originale firmata da Nicole Holofcener e Jeff Whitty.
Copia originale riesce a unire i generi con equilibrio e leggerezza. Si passa dalla commedia al dramma, con una tensione sotto traccia che rimanda al cinema thriller. Gli elementi biografici della vita di Israel vengono resi con delicatezza, senza lo sforzo di mostrare la scrittrice per quello che non era. Perché Lee Israel non è stata vittima di nient’altro che di se stessa, e il film in questo non è indulgente.