curiosità su Il signore degli anelli

Un po’ di curiosità sulla trilogia de “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson

La trilogia del Signore degli Anelli è uno dei progetti più imponenti nella storia del cinema. Basati sui romanzi di J.R.R. Tolkien, i tre film La compagnia dell’anello (2001), Le due torri (2002) e Il ritorno del Re (2003) sono stati un successo commerciale e di critica, con un incasso di svariati miliardi di dollari e la vittoria di ben 17 premi Oscar.

La produzione dell’intera trilogia è stata anche ben documentata con ore di filmati inediti rilasciati con le edizioni estese. Per dare vita alla Terra di Mezzo, il regista Peter Jackson e la sua squadra di produzione hanno superato i limiti degli effetti visivi del tempo, sviluppando delle nuove tecniche di motion capture. Grazie ai paesaggi mozzafiato della Nuova Zelanda e alla colonna sonora di Howard Shore, gli spettatori di tutto il mondo si sono sentiti parte di quel fantastico mondo popolato da umani, elfi, nani, maghi, orchi e naturalmente hobbit.

Per realizzare un’opera simile c’è voluto tempo e fatica. Dopo anni dall’uscita nelle sale della trilogia sono trapelate diverse e bizzarre curiosità (alcune totalmente inventate) che vale la pena conoscere se siete fan della saga. Scopriamone alcune!

Sean Bean ha paura di volare!

Boromir (Sean Bean) è uno dei nove membri de la compagnia dell’anello pronta ad aiutare Frodo Baggins nel pericoloso viaggio verso Mordor per distruggere l’Unico Anello. Alcune riprese sono state realizzate in montagna, così la produzione ha utilizzato come mezzo di trasporto gli elicotteri. Per il cast e il resto della troupe non c’è stato problema, ma l’attore Sean Bean, dopo il primo volo, si è rifiutato di salire di nuovo a bordo.

Perciò, per raggiungere la vetta della montagna dove si svolgevano le riprese, l’attore ha preso uno skilift e ha camminato per chilometri con indosso il costume e il trucco di scena.

Ian McKellen ha davvero battuto la testa?

Una delle tante curiosità che circola su Il Signore degli Anelli vuole che Ian McKellen (Gandalf) avesse accidentalmente battuto la testa sulla trave di legno di casa Baggins. Tuttavia, è lo stesso McKellen a fare chiarezza sull’accaduto. Nel DVD del primo film Peter Jackson racconta del presunto incidente che ha portato al montaggio finale. McKellen ha poi dichiarato di aver avuto l’idea la sera prima e che ha recitato così bene che ha ingannato persino il regista.

Gli infortuni sul set

Uno degli incidenti più dolorosi sul set della trilogia è avvenuto nel secondo film quando Aragorn prende a calci l’elmo degli orchi. L’urlo straziante per la morte di Merry e Pipino è la vera reazione dell’attore che si era appena rotto due dita del piede. Ma questo non è stato l’unico infortunio sul set. In una scena del primo film, quando Sam insegue Frodo che cerca di attraversare il fiume da solo, Astin si è procurato un brutto taglio alla base del piede. Allo stesso modo, Dominic Monaghan, che interpreta Merry, ha sentito un forte dolore al piede mentre correva verso il traghetto di Buckburgo. Per sua fortuna era solo una piccola scheggia.

Con una produzione così lunga e difficile, ci sono stati diversi infortuni. Mortensen, che ha fatto tutti i suoi stunt nel film, si è scheggiato un dente. Tornò sul set un’ora dopo con il dente incollato e solo dopo è andato dal dentista. Bernard Hill, Re Théoden, si è incrinato lo sterno mentre la sua controfigura si è rotto una gamba sulla scalinata di Rohan.

Christopher Lee ha incontrato J.R.R. Tolkien

Christopher Lee era un appassionato dei libri di J.R.R. Tolkien ed è stato l’unico membro del cast a conoscerlo, incrociandolo in un pub di Oxford negli anni Cinquanta. La prima pubblicazione di LOTR da parte di Tolkien risale al 1955 e Lee ha dichiarato di aver letto i libri una volta all’anno per il resto della sua vita. Questo significa che ha letto i romanzi più di 50 volte.

Quando Lee seppe per la prima volta che LOTR sarebbe stato adattato per il cinema, accolse al volo la proposta e divenne uno dei primi attori scritturati. Lee sperava di interpretare il ruolo di Gandalf, ma era troppo vecchio. Così per quel ruolo è stato scelto il collega e amico Ian McKellen.

L’urlo dei Nazgûl di Fran Walsh

Fran Walsh, co-sceneggiatore, co-produttore e compagna di Peter Jackson, ha realizzato con la sua voce l’agghiacciante urlo dei Nazgûl. Il reparto audio aveva difficoltà a trovare un suono convincente per i cattivi della Terra di Mezzo. Avendo bisogno di un urlo acuto, Jackson sapeva che Walsh era in grado di emettere simili suoni e, con poche prove, il team del suono trovò l’urlo perfetto.

Il reparto sonoro creò tantissimi strani suoni per la Terra di Mezzo. Per gli orchi, hanno usato le grida delle foche e per gli Uruk-hai più grandi i ruggiti dei leoni marini. Per il troll delle caverne hanno usato una lince, prima di usare il lamento del tricheco quando il troll viene ferito a morte. Per il ragno Shelob, sono stati mescolati sibili di vapore e di alligatore. Per il Balrog, hanno incorporato i suoni dei blocchi di cemento raschiati. Per realizzare le urla dell’esercito Uruk-hai – 10.000 soldati pronti a distruggere il Fosso di Helm – Peter Jackson si è servito dei cori di 20.000 tifosi di cricket, radunati presso lo stadio di Wellington e coordinati dallo stesso regista.

Anche la scelta dei luoghi per creare dei suoni particolari è stata sorprendente: hanno utilizzato i tunnel di servizio nelle vicinanze del set per catturare gli echi che sentiamo nelle Miniere di Moria.

Il Signore degli Anelli in cifre

Le versioni estese dei tre film durano in totale 11 ore e 55 minuti, inclusi i titoli di coda. La trilogia ha visto oltre 2.000 morti sullo schermo e ha incorporato 2.827 riprese VFX. I tre film sono stati prodotti in tempi record, 274 giorni, eguagliando Apocalypse Now (1979), ma il reparto miniature ha trascorso più di 1000 giorni in produzione. I film hanno impiegato oltre 3.000 membri della troupe, di cui 300 solo nel reparto artistico.

Si stima che Weta Workshop abbia prodotto 48.000 oggetti di scena individuali. Tra questi, 1.800 paia di piedi hobbit solo per i quattro hobbit principali, 19.000 costumi creati da 40 sarte e migliaia di spade e armi di scena. Sono state create 40 versioni diverse dell’Unico Anello, persino una versione extra large, delle dimensioni di una ciotola, per i primi piani. Per realizzare una leggera armatura di cotta di maglia, 12,5 milioni di singoli anelli di plastica sono stati realizzati e cuciti a mano da due soli fabbricanti.

Viggo Mortensen ha regalato un cavallo alla controfigura, Jane Abbott

La produzione ha utilizzato circa 300 cavalli, lanciando un appello a tutti i proprietari di cavalli della Nuova Zelanda affinché partecipassero alle riprese come comparse. Per i cavalli dei protagonisti, la produzione acquistò una razza pregiata che poi mise all’asta solo per i membri della troupe. Mortensen e Jane Abbott instaurarono un forte legame con i loro cavalli e desideravano portarli a casa.

La scena più importante della Abbot ne La Compagnia dell’Anello è quella in cui Arwen (Liv Tyler) e il suo cavallo attraversano le pianure per sfuggire ai Cavalieri Neri. Abbott è stata anche la custode dei cavalli nel corso della produzione, affezionandosi a loro ancora di più. Al momento dell’asta, il prezzo dello stallone bianco, Florian, era troppo alto per la controfigura, ma con sua grande sorpresa Mortensen è intervenuto e ha acquistato il cavallo per lei. Un gesto da vero cavaliere!

L’oggetto di scena più grande in assoluto

Visti nel Ritorno del Re, i Mûmakil (Olifanti), sono essenzialmente elefanti giganti che si lanciano in battaglia contro l’esercito a cavallo di Rohan. Weta Workshop ha costruito una gigantesca replica a grandezza naturale della carcassa di un Mûmakil caduto, come si vede quando Pipino setaccia il campo di battaglia alla ricerca del suo amico Merry. Il gigantesco oggetto di scena ha dovuto essere trasportato a pezzi e riassemblato in un’area dove la produzione ha scattato una foto della troupe sopra alla carcassa.

Gollum, l’evoluzione del motion capture

Quando Andy Serkis è stato scritturato per il ruolo di Gollum, inizialmente la produzione voleva solo la sua voce. Serkis ha modellato la sua interpretazione di Gollum come quella di un drogato e si è ispirato ai versi del suo gatto per l’iconica tosse di Gollum. La voce rauca si è rivelata molto faticosa per Serkis, che ha ideato una miscela di miele caldo, zenzero, limone e acqua per alleviare la gola, un intruglio giustamente chiamato Succo di Gollum.

La produzione si è subito resa conto di aver bisogno di qualcosa di più da Serkis e la sua interazione con gli attori sul set è stata fondamentale per la realizzazione del personaggio in CGI. All’inizio della produzione, Serkis indossava solo un pigiama bianco, dotato di un’imbottitura che gli consentiva di spostarsi a quattro zampe sulle rocce. Il team VFX ha dovuto filmare Serkis una seconda volta con una tuta per il motion capture e sostituire completamente la sua performance. Con il miglioramento delle tecniche VFX nel corso della produzione, è migliorata anche la motion capture e LOTR è diventata la prima produzione della storia a filmare contemporaneamente attori in carne e ossa e attori in motion capture.

Gli attori si sono fatti tutti lo stesso tatuaggio

Una settimana prima della fine delle riprese, tutti gli attori che fanno parte della Compagnia dell’Anello si sono fatti lo stesso tatuaggio. Si tratta della parola “nove” in elfico, perché 9 sono i membri della Compagnia: Frodo (Elijah Wood), Sam (Sean Astin), Gandalf (Ian McKellen), Aragorn (Viggo Mortensen), Legolas (Orlando Bloom), Gimli (John Rhys-Davies), Boromir (Sean Bean), Pipino (Billy Boyd), Merry (Dominic Monaghan).

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I cameo di Peter Jackson

Il regista Peter Jackson ha partecipato a ogni film della trilogia di Il Signore degli Anelli con delle brevi apparizioni: in La Compagnia dell’Anello mangia una carota sotto la pioggia a Brea fuori dalla Locanda del Puledro Impennato. In Le due torri è un guerriero Rohirrim che tira una lancia agli Uruk-hai che assaltano il cancello del Fosso di Helm. In Il ritorno del re invece è un corsaro ucciso da Legolas mentre tenta l’assalto contro Gondor dal mare.

L’anello non rimbalza

Stando al commento di Sean Astin contenuto nel DVD della versione estesa, quando Bilbo lascia cadere l’Anello prima di lasciare Hobbiville il pavimento era fornito di un forte magnete per evitare che l’Anello rimbalzasse: il trucco fu escogitato per rendere visiva l’importanza e il peso dell’Anello.

La lingua elfica

I dialoghi in elfico recitati in questo film non sono solo citazioni dal libro, ma derivano direttamente dal dizionario che Tolkien aveva scritto in questa lingua di sua invenzione. Il dialect coach Andrew Jack ha usato alcune vecchie registrazioni di Tolkien nel quale si udiva lo scrittore leggere i suoi libri per aiutare gli attori e le attrici con la pronuncia.