La grande storia del cinema di Taiwan dagli anni ‘60 ad oggi verrà presentata in quattro giorni per la seconda edizione di Flowers of Taiwan, spin off di Asiatica Film Festival a cura di Italo e Giacomo Spinelli, in programma a Roma dal 24 al 27 settembre 2020 al Cinema Farnese.
La rassegna avrà inizio giovedì 24 settembre con due pietre miliari del primo cinema commerciale degli anni ‘60 in lingua taiwanese (Taiyupian), restaurati dal Taiwan Film Institute e in premiere italiana: The Husband Secret (1960) di Lin Tuan-chiu e The Rice Dumpling Vendors (1969) di Hsin Chi, registi pionieri del cinema popolare. La prima serata si chiuderà con la copia restaurata di Raining in the mountain (1979) di King Hu,regista cult del cinema wuxia degli anni ’70, genere che racchiude epopee di eroi impegnati in spettacolari combattimenti e mossi da valori quali l’onore, il rispetto, la lealtà e la capacità di sacrificio.
Venerdì 25, due giganti della prima e seconda New Wave taiwanese con The Boys from Fengkuei (1983) tra le prime opere memorabili del maestro Hou Hsiao Hsien, restauratodaCinémathèque Royale de Belgique in collaborazione con The Film Foundations, e Eat Drink Man Woman (1994) del premio Oscar Ang Lee. In premiere italiana verrà mostrato anche il tentativo di affrontare la storia politica taiwanese di Wan Jen, Super Citizen KO (1994).
Della cinematografia taiwanese del nuovo millennio sabato 26 verranno proiettati: un debutto prodotto da Hou Hsiao Hsien Missing Johnnydi Huang Xi (2017), The Fourth Portrait (2010) del talentuoso Chung Mong-Hong, e Detention (2019) di John Hsu basato su un videogame, il primo film di genere horror che affronta alcuni temi dello scottante passato dell’isola.
Domenica 27 sarà dedicata alla nuova generazione di registi, come Chung Mong-Hong che presenta Soul (2013)e a seguire, con i loro nuovi film, in premiere italiana del regista di Taiwan di origini malesi Lau Kek-huat con Boluomi (2019) e Lin Tom Shu-Yu con The Garden of Evening Mist (2019) sontuosa storia d’amore, candidata a nove premi al più recente Golden Horse Film Festival di Taiwan. Questi ultimi hanno segnato una svolta positiva, in qualità e popolarità, nel cinema contemporaneo taiwanese.
I registi John Hsu, Lau Kek-huat e Lin Tom Shu-Yu incontreranno virtualmente il pubblico di “Flower of Taiwan” ad introduzione delle loro opere.