Arriva la quattordicesima edizione del Francofilm – il festival del cinema francofono di Roma, ideato e coordinato dall’Institut français – Centre Saint-Louis.
Dal 7 al 14 marzo 2024 si terranno 16 proiezioni di lungometraggi e documentari che metteranno in risalto la ricchezza culturale della Francofonia. Tutti i film e i documentari in concorso sono in versione originale, con sottotitoli in italiano. L’ingresso è gratuito nel limite dei posti disponibili (150) (non c’è bisogno della prenotazione!).
Il festival mette in risalto le molteplici sfaccettature della Francofonia rappresentata dall’Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF www.francophonie.org). Il festival sposa la sua missione, che è quella di promuovere la cultura francofona e la lingua francese attraverso attività artistiche, condividendo i suoi valori democratici universali.
Il festival si aprirà con Laissez-moi di Maxime Rappaz, premio per la migliore interpretazione assegnato a Jeanne Balibar durante l’ultima edizione del FIFF a Namur 2023. Il festival presenterà poi 14 lungometraggi, di cui 13 in concorso, provenienti da altrettanti paesi della Francofonia : Armenia, Belgio, Bulgaria, Burkina Faso, Canada-Quebec, Capo Verde, Francia, Guinea-Bissau, Lussemburgo, Moldavia, Monaco, Romania, Svizzera, Tunisia.
Saranno organizzati quattro incontri. Il primo il 9 marzo con Karolina Markiewicz e Pascal Piron, registi del film documentario lussemburghese The Living Witnesses, il secondo il 12 marzo con Yana Marinova attrice protagonista del film bulgaro Gioco di Fiducia, a seguire quello con Hugues Hariche, regista svizzero del film Rivière, poi il 13 marzo con Guillaume Renusson, regista del film francese Les Survivants in uscita in Italia con NO MAD Entertainment.
La XIV edizione vuole essere testimone di una ricerca: ricerca di libertà, verità, ideale, paternità, identità, riconoscimento; in breve, i protagonisti sono in un interrogativo e in una profonda ricerca di benessere. Come sopravvivere dopo un abbandono, dopo uno stupro, un incidente, come lasciare tutto alle spalle per l’ignoto. Il tempo è anche l’elemento principale di ogni trama, con un’evoluzione o un ritorno al passato e una costante interazione tra la nostra ancora di salvezza e il nostro ambiente.
Il festival si concluderà il 14 marzo con la serata di premiazione e la proiezione della commedia Second Tour di Albert Dupontel. Un punto di vista attuale sulla politica e sui temi legati all’ambiente, tra realtà e utopia.
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