GLASS ONION - KNIVES OUT

GLASS ONION – KNIVES OUT | Il sequel del film di Rian Johnson con Daniel Craig

Glass Onion – Knives Out è il sequel di Cena con delitto – Knives Out scritto e diretto nuovamente da Rian Johnson per Netflix con protagonista Daniel Craig nei panni del detective Benoit Blanc. Oltre all’ex 007 nel cast troviamo Edward Norton, Janelle Monáe, Jessica Henwick, Kathryn Hahn, Leslie Odom Jr, Madelyn Cline, Kate Hudson e Dave Bautista.

Il film arriverà al cinema per una sola settimana dal 23 al 29 novembre e poi approderà in streaming su Netflix dal 23 dicembre.

TRAILER ITALIANO

TEASER TRAILER

TRAMA DEL FILM

Unisciti alla nuova indagine del detective Benoit Blanc (Daniel Craig), sbarcato sull’isola privata del magnate della tecnologia Miles Bron (Edward Norton). Un vero paradiso terrestre, che però nasconde non pochi segreti; c’è un cadavere, molti stravaganti sospettati, e Blanc dovrà scoprire chi ha le mani sporche di sangue…

DAL 23 AL 29 NOVEMBRE AL CINEMA
DAL 23 DICEMBRE SU NETFLIX

Glass Onion - Knives Out

Se Knives Out si concentrava su sanguinari legami di famiglia, Glass Onion ci ricorderà che è meglio diffidare anche degli amici più stretti. Il magnate della tecnologia Miles Bron (Edward Norton) invita alcuni dei suoi più cari amici in vacanza sulla sua isola privata in Grecia, ma presto si capisce che il paradiso non è proprio perfetto. E se poi ci scappa il morto… nessuno è capace di indagare meglio di Blanc.

GLASS ONION - KNIVES OUT

Intervista al regista Rian Johnson

Johnson spiega che la sua tecnica per la scelta del cast è come “organizzare una cena per gli ospiti”. Intorno alla tavola imbandita questa volta ci saranno il candidato agli Oscar Edward Norton, Janelle Monáe, Kathryn Hahn, Leslie Odom Jr., Jessica Henwick (The Gray Man), Madelyn Cline (Outer Banks), oltre a Kate Hudson e a Dave Bautista (Army of the Dead).

“Inviti sempre le persone che ti piacciono”, spiega il regista, “ma è difficile sapere davvero come andrà e alla fine puoi solo cercare di scegliere i migliori attori per una parte, quelli che sembrano più adatti a un ruolo specifico. A quel punto ti tuffi e trattieni il respiro. Per fortuna abbiamo messo insieme un gruppo stupendo e davvero coeso”.

Tutti ruotano intorno al detective-filosofo Craig, che passa sopra sfuriate e sotterfugi con il suo pesante accento per scovare gli indizi essenziali. Johnson rivela che Blanc è un po’ più sotto i riflettori questa volta. 

“Sarà sicuramente possibile conoscerlo un po’ meglio”, spiega. “La struttura del primo film faceva di Marta (il personaggio di Ana de Armas) la protagonista principale. In quel contesto, Blanc era una vera minaccia. Dal punto di vista della struttura narrativa era una specie di antagonista, perché eravamo tutti preoccupati che riuscisse a scoprirla e a consegnarla alla giustizia, anche quando il loro rapporto diventa più stretto. Perciò nel primo film Blanc era sempre distaccato dal gruppo di protagonisti ed era anche più enigmatico, mentre in questo è invitato nell’isola per la cena con delitto. È dal suo punto di vista che incontriamo i vari personaggi e ci avviciniamo a questo mondo”.

Johnson sostiene che la pomposità di Blanc è in parte responsabile per la scelta del titolo, che è un omaggio alla famosa canzone omonima dei Beatles del 1968. “Sono sempre alla ricerca di qualcosa di divertente a cui Blanc possa appigliarsi creando una metafora assurda da sfruttare fino all’osso”, aggiunge. “Sembra un caso trasparente fin dall’inizio, che mi ha fatto pensare a qualcosa di cristallino e all’associazione con il vetro. Per dirla proprio tutta… ho preso in mano l’iPhone e ho fatto una ricerca per ‘vetro’ nella mia libreria musicale. Ci devono per forza essere delle belle canzoni che parlano di ‘vetro’. Sono passato da ‘oh, è una fortezza di vetro?’ a ‘è un castello di vetro?’ fino a ‘è un uomo vetro?’ Ma il primo risultato è stato “Glass Onion” (cipolla di vetro) perché sono un fan sfegatato dei Beatles”.

In linea con l’atmosfera da vacanza al mare, il nuovo film abbandona la vetusta magione nel Massachusetts in favore della proprietà di un miliardario in Grecia. Johnson si è imbattuto per caso nella location ideale: Villa 20 nel resort di Amanzoe a Porto Heli in Grecia, e ha capito subito di aver trovato il set, che ha fatto anche da hotel per il cast, gran parte del quale si è portato al seguito la famiglia. “Sembrava una vacanza estiva durante la quale abbiamo anche girato un film”, dice Johnson. 

Più che un tipico sequel, Glass Onion è il secondo capitolo di un universo narrativo coeso e affonda le radici nella passione che Johnson ha sempre avuto per Agatha Christie, il cui personaggio principale, Hercule Poirot, compare in almeno trentatré romanzi con toni, strutture e trame diverse.

“La scrittrice è riuscita a proporre ogni volta storie uniche e originali e si capisce che per lei si trattava di una sfida creativa”, racconta a Tudum.

In altre parole, se ti aspetti un altro Knives Out sarà una delusione. Johnson, la cui sceneggiatura originale di Knives Out  è stata nominata agli Oscar, voleva che in questo film tutto sembrasse il più diverso e nuovo possibile. Insieme ai romanzi della Christie, ha anche preso ispirazione da film “gialli ambientati in paradisi tropicali” come Delitto sotto il sole (1982) e soprattutto Un rebus per l’assassino (1973). Sceneggiato da Stephen Sondheim e Anthony Perkins, e interpretato da attori del calibro di Raquel Welch, Ian McShane e Dyan Cannon, segue un gruppo di affascinanti personaggi mondani la cui piacevole crociera finisce male, ed è uno dei suoi film ‘preferiti in assoluto’. 

“Le mie fonti di ispirazione sono molto evidenti”, spiega. “Innanzitutto la struttura gioca intorno a un gruppo di amici o nemici-amici, che sono legati da una dinamica di potere con uno dei loro conoscenti di successo. Questi manda loro un invito per partecipare a una cena con delitto in un luogo esotico. In Un rebus per l’assassino si tratta del suo yacht e tutto finisce in tragedia. Questa è essenzialmente la premessa di Glass Onion”.

In ogni giallo che si rispetti il divertimento consiste nell’indossare il cappello di Sherlock Holmes e cercare di indovinare come andrà a finire… e chi è il colpevole. Per evitare che tu perda la testa trasformandoti in una nuova versione del meme complottista di C’è sempre il sole a Philadelphia, Johnson aggiunge: “È più simile a una corsa sulle montagne russe che a un cruciverba”.