La commedia del regista americano Sean Baker, Anora, ha conquistato la giuria presieduta da Greta Gerwig vincendo la Palma d’oro della sessantasettesima edizione del festival di Cannes. La pellicola narra la storia di Anora (Mikey Madison), una sex worker di New York che ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca russo (Mark Eydelshteyn).
Prossimamente al cinema con Universal.
Quest’anno la Palma d’oro d’onore è stata consegnata a George Lucas, il creatore di Star Wars e Indiana Jones. Il regista ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dal suo collega e amico Francis Ford Coppola.
Emilia Perez, musical del francese Jacques Audiard, si aggiudica il Premio della Giuria. Protagonista è un’avvocata di Città del Messico assoldata da un boss del narcotraffico per aiutarlo a ritirarsi dai suoi affari e diventare la donna che ha sempre sognato di essere.
Le attrici del film, Selena Gomez, Zoe Saldaña, Karla Sofía Gascón (che ha ritirato il riconoscimento) e Adriana Paz, hanno vinto ex aequo il premio come migliori interpreti femminili.
Grande emozione nel discorso di ringraziamento di Karla Sofía Gascón, che ha dedicato il premio «agli attori che tutti i giorni bussano a porte che non si aprono e alle persone trans che soffrono perché ci denigrano. È come dice il film, c’è sempre il modo di cambiare per il meglio.»
Prossimamente al cinema con Lucky Red.
Il premio come miglior attore va a Jesse Plemons per il suo ruolo in Kinds of Kindness, il film antologico del regista greco Yorgos Lanthimos che racconta tre storie: di un uomo cerca di prendere il controllo della propria vita, di un poliziotto la cui moglie sembra un’altra persona e di una donna che cerca una persona con una capacità speciale.
Dal 6 giugno al cinema.
Il Grand Prix della Giuria è andato a All We Imagine as Light, il secondo film della regista indiana Payal Kapadia, che esplora le complesse relazioni di due infermiere di Mumbai.
Prossimamente nei cinema italiani con Europictures.
Il Seme del Fico Sacro (The seed of the sacred fig), film drammatico del regista iraniano Mohammad Rasoulof, ottiene il Premio Speciale della Giuria. La pellicola racconta la vita di un giudice nella caotica Teheran durante le proteste politiche. Il regista Mohammed Rasoulof, fuggito a piedi dall’Iran dov’è stato condannato per “collusione contro la sicurezza nazionale” lo ha ritirato tra gli applausi scroscianti della platea, ricordando i membri del cast e della troupe che non hanno potuto lasciare il Paese, e la difficile situazione di chi lotta per la libertà. «Oggi voglio salutare e ringraziare le persone che hanno reso possibile il film – girato clandestinamente – e le giovani donne coraggiose che mi hanno ispirato questa storia».
Nelle sale con Lucky Red e BIM.
The Substance, body horror della regista francese Coralie Fargeat con Demi Moore e Margaret Qualley, vince il premio per la miglior sceneggiatura. La storia ruota attorno a un’attrice in declino (Moore) che si sottopone a una terapia per migliorare il proprio aspetto. Dalla sua schiena emergerà un’altra versione di se stessa, più giovane e più bella (Qualley), con cui dovrà imparare a convivere.
Prossimamente al cinema con I Wonder Pictures.
Il premio per la miglior regia (Prix de la Mise en scène) va al portoghese Miguel Gomes per Grand Tour. Il film narra la fuga di Edward (Gonçalo Waddington), un funzionario britannico che abbandona la sua promessa sposa Molly (Crista Alfaiate) nel giorno delle nozze. Molly, determinata a sposarsi, si mette sulle sue tracce per tutta l’Europa in questo grand tour asiatico.
Prossimamente al cinema con Lucky Red.
Nessun riconoscimento per due opere molto attese: Megalopolis, il film di fantascienza di Francis Ford Coppola, e Parthenope, il decimo film di Paolo Sorrentino. Da segnalare invece il premio come miglior regia nella sezione “Un Certain Regard” a I dannati del regista italiano Roberto Minervini, attualmente nelle nostre sale.
TUTTI I VINCITORI
- Palma d’Oro
Anora – Sean Baker (USA) - Grand Prix
All We Imagine as Light – Payal Kapadia (Francia/India/Paesi bassi/Lussemburgo/Italia) - Premio della giuria
Emilia Perez – Jacques Audiard (Francia) - Miglior regia
Grand Tour – Miguel Gomes (Portogallo/Italia/Francia/Germania/Giappone/Cina) - Premio speciale della giuria
The Seed of the Sacred Fig – Mohammad Rasoulof (Iran/Germania/Francia) - Miglior attrice
Karla Sofía Gascón, Zoe Saldana, Selena Gomez e Adriana Paz – Emilia Perez - Miglior attore
Jesse Plemons – Kinds of Kindness (Irlanda/Gran Bretagna/USA) - Miglior sceneggiatura
The Substance – Coralie Fargeat (Gran Bretagna/USA/Francia) - Caméra d’Or
Armand – Halfdan Ullmann Tøndel (Norvegia/Paesi bassi/Germania/Svezia) - Menzione speciale
Mongrel – Chiang Wei Liang e You Qiao Yin (Taiwan/Singapore/Francia) - Palme d’Or for il cortometraggio
The Man Who Could Not Remain Silent – Nebojša Slijep?evi? (Croazia/Francia/Bulgaria) - Menzione speciale
Bad for a Moment – Daniel Soares (Portogallo)