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LA SCUOLA CATTOLICA | Il film sul massacro del Circeo sarà vietato ai minori di 18 anni

Con un breve comunicato le società di produzione Warner Bros e Picomedia hanno annunciato che il film sul massacro del Circeo, La scuola cattolica, sarà vietato ai minori di 18 anni. La pellicola diretta da Stefano Mordini che, ispirato all’omonimo romanzo di Edoardo Albinati, si interroga su una delle pagine di cronaca più buie degli anni Settanta, uscirà al cinema il 7 ottobre e, non senza polemiche per questa censura, non potrà essere vista dai minori.

Il film racconta la storia vera accaduta tra il 29 e il 30 settembre 1975, quando tre giovani della Roma bene rapirono, violentarono e torturarono due ragazze dei quartieri popolari. Una di esse fu uccisa, l’altra si salvò solamente perché creduta morta dai suoi aguzzini. Il delitto sconvolse l’ambiente benestante e privilegiato della capitale, perché i tre criminali avevano avuto un’educazione di alto livello, in una scola cattolica maschile scelta dai loro genitori nella convinzione di tenerli in questo modo lontani dai tumulti e dalle violenze che in quegli anni attraversavano l’Italia.

Il film, quando è stato presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2021, era stato classificato come vietato ai minori di 14 anni. La Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche ha così motivato la sua decisione:

Il film presenta una narrazione filmica che ha come suo punto centrale la sostanziale equiparazione della vittima e del carnefice. In particolare i protagonisti della vicenda pur partendo da situazioni sociali diverse, finiscono per apparire tutti incapaci di comprendere la situazione in cui si trovano coinvolti. Questa lettura che appare dalle immagini, assai violente negli ultimi venti minuti, viene preceduta nella prima parte del film, da una scena in cui un professore, soffermandosi su un dipinto in cui Cristo viene flagellato, fornisce assieme ai ragazzi, tra i quali gli omicidi del Circeo, un’interpretazione in cui gli stessi, Gesù Cristo e i flagellanti vengono sostanzialmente messi sullo stesso piano. Per tutte le ragioni sopracitate la Commissione a maggioranza ritiene che il film non sia adatto ai minori di anni diciotto”

Non si è fatta attendere la risposta piccata del regista Stefano Mordini:

Non riesco a trovare delle ragioni valide per questa censura e se mi sforzo di trovarle, mi inquietano. Trovo assurdo che oggi si vieti ai ragazzi anche solo di vedere, attraverso un libero mezzo di espressione, quello che due ragazze come loro anni fa hanno subito, questo atto censorio priva una generazione di una possibile presa di coscienza che potrebbe essere loro utile per difendersi da quella violenza spesso protagonista nella nostra cronaca. E questo perché alcune delle ragioni di quella tragedia sono purtroppo ancora attuali.

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