Con Venom: The Last Dance si cala il sipario sulla trilogia dedicata a Venom. Tuttavia, le sequenze aggiuntive alla fine del film accendono la curiosità dei fan, lasciando intravedere potenziali sviluppi futuri per la coppia formata da Eddie Brock (Tom Hardy) e il suo amico alieno. Queste scene post-credits suggeriscono che l’universo cinematografico di Venom potrebbe riservare ancora molte sorprese.
QUANTE SONO LE SCENE POST-CREDIT DI VENOM: THE LAST DANCE
Venom: The Last Dance ha due scene post-credit. Una scena mid-credit e una dopo i titoli di coda.
LA DESCRIZIONE DELLE SCENE POST-CREDIT
Da qui in avanti allerta spoiler!
PRIMA SCENA
Dopo l’eroico ma inutile sacrificio di Venom per salvare la Terra, Eddie Brock cerca di rifarsi una vita a New York, ma sente ancora la mancanza del suo amico alieno. Tuttavia, la minaccia sembra lungi dall’essere scongiurata. Sul lontano e oscuro pianeta dei simbionti, assistiamo a un’inquietante scoperta: Knull è riuscito a liberarsi dalla sua prigione. Con una voce profonda e cavernosa, si autoproclama “King in Black”, un titolo che i fan dei fumetti Marvel conoscono bene. Il suo obiettivo è chiaro: trascinare l’universo intero nelle tenebre. Un breve, ma intenso, primo piano rivela il volto mostruoso di Knull, interpretato da Andy Serkis grazie ad un misto di motion capture e CGI.
SECONDA SCENA
Nella scena post-credit, il barista messicano (Cristo Fernández), già incontrato alla fine di Spider-Man: No Way Home, si ritrova a vagare disorientato tra le macerie dell’Area 51, devastata dalla battaglia tra i simbionti e gli xenofagi. Il suo sguardo, perso nel vuoto, e il suo vagare spaesato anticipa una scoperta sconvolgente.
L’inquadratura lentamente si abbassa verso una blatta che si avvicina a una provetta rotta contenente una strana sostanza (un simbionte). Questa sequenza, a differenza della precedente incentrata sulla figura di Knull, risulta estremamente criptica. Si tratta di un indizio su un futuro crossover tra Venom e altri personaggi dell’universo Marvel? Forse Venom è ancora vivo? Oppure questa scena potrebbe aprire le porte a una nuova generazione di simbionti?