Cinque assassini, una valigetta e un treno ad alta velocità. Sono questi gli elementi principali della commedia d’azione diretta da David Leitch, Bullet Train. Il film ha per protagonista Brad Pitt nei panni di Ladybug, un assassino sfortunato incaricato di rubare una valigetta da un treno ad alta velocità che va da Tokyo a Kyoto. Chi ha visto i precedenti lavori di Leitch (Deadpool 2 e Fast & Furious: Hobbs & Shaw) conoscerà senz’altro il suo stile e non rimarrà deluso dal film.
Leitch, insieme al direttore della fotografia Jonathan Sela, crea un film d’azione vivace, divertente e colorato ambientato quasi esclusivamente nei vagoni del treno. Nonostante la storia non brilli per originalità, la pellicola resta godibile dall’inizio alla fine grazie soprattutto alla bravura degli attori sempre in parte.
Il protagonista assoluto del film è il veterano Brad Pitt che torna sul set dopo la vittoria dell’Oscar per C’era una volta a… Hollywood. In questa pellicola l’attore, che interpreta la parte di un assassino perseguitato dalla sfortuna, ha la possibilità di mostrare le sue doti fisiche e comiche in un ruolo esilarante, proprio come aveva fatto in Mr. & Mrs. Smith. Il tono del film è esagerato e costantemente sopra le righe e Pitt, nonostante abbia superato i 60, non si è tirato indietro a girare alcune scene di combattimento altamente spettacolari emulando il suo amico e collega Tom Cruise.
Sebbene Pitt sia la star principale, questo è un film corale in cui tutti gli attori danno il loro contributo per evidenziare – come se ce ne fosse bisogno – il no sense dell’opera. In questo aspetto brillano su tutti Aaron Taylor-Johnson (Tangerine) e Brian Tyree Henry (Lemon), che interpretano una bizzarra coppia di killer, regalandoci dei simpatici siparietti alla Stanlio e Ollio. Anche Joey King è bravissima nel ruolo di Prince, il personaggio più misterioso del film.
La sceneggiatura di Zak Olkewicz fa un lavoro eccezionale nel mettere i personaggi in situazioni pericolose ma divertenti. La sensazione che questo film potesse funzionare anche come il classico thriller action alla John Wick rimane. Tuttavia, Leitch è concentrato al 100% a realizzare un film leggero ed esilarante perfetto per la stagione estiva. Per alcuni, la natura esagerata del film potrebbe risultare noiosa e ripetitiva, ma per chi scrive invece è l’elemento vincente di un’ottima pellicola che sa di essere “stupida”.
Bullet Train racconta una storia sorprendentemente imprevedibile anche se gli spettatori più navigati capiranno subito l’intreccio. Il film non è esente da difetti, infatti ha una narrativa multistrato con troppi personaggi che spezzano il ritmo del film e lo rendono inutilmente complicato; i flascback che ci portano lontani dal treno, risultano poco incisivi. Tuttavia, nonostante questi piccoli problemi, la corsa folle e sanguinosa del film non risulta mai pesante e va spedita al capolinea. Dietro la macchina da presa Leitch guida l’azione con sapienza e chiarezza, creando un viaggio adrenalinico e burrascoso, meravigliosamente senza senso, che avrebbe potuto essere un disastro ferroviario ma che invece ci regala una delle miglior pellicole dell’estate. Perciò allacciate le cinture e godetevi questo esaltante viaggio sulle montagne russe.