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RICORDI? | La recensione del film di Valerio Mieli con Luca Marinelli e Linda Caridi

Di Manuela Saraceno

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A distanza di dieci anni dal film d’esordio Dieci inverni, Valerio Mieli torna al cinema con  Ricordi? – nelle sale dal 21 marzo – e ci coinvolge  in un vero e proprio viaggio nei ricordi di una storia d’amore tra un lui (Luca Marinelli) e una lei (Linda Caridi), di cui non conosceremo mai i  nomi di battesimo.

Attraverso i meccanismi della memoria e mediante una costruzione narrativa articolata, fatta di sovrapposizioni temporali, il regista italo-francese analizza le varie fasi della storia tra i due giovani: insieme e divisi, felici, infelici, innamorati tra loro, innamorati di altri.

Con il passare del tempo il mondo di lui (più malinconico e cupo) e quello di lei (allegro e ingenuo) si influenzano a vicenda – come accade nella vita reale – entrambi i ragazzi crescono e cambiano,  lo sguardo di lui si alleggerisce, mentre quello di lei matura e si fa più scuro, lui scopre che è possibile un amore che dura nel tempo e lei impara la nostalgia.

A Mieli va riconosciuto il merito di aver realizzato una pellicola che esce dagli schemi ripetibili delle produzioni italiane, ma che tuttavia non è priva di pecche. Innanzitutto si evidenzia la poca originalità dello stile e del montaggio che ricordano moltissimo il film cult Se mi lasci ti cancello con Jim Carrey e Kate Winslet; il metodo narrativo, poi, soprattutto all’inizio, confonde – e non poco – lo spettatore. Per fortuna, ad un certo punto, il flusso dei ricordi, dei colori e delle emozioni diventa unico e così coinvolgente che non è importante capire di chi è quel passato.

Ricordi? è un film su come ricordiamo i ricordi; sui profumi, i luoghi, le canzoni che ci fanno tornare in mente una data situazione o una certa persona… fino a quell’istante preciso in cui ci rendiamo conto che ha  ragione lui : “Il ricordo mente, rende belle delle cose che non lo erano.”

(Ricordi?, di Valerio Mieli, drammatico, 2018, 106’)