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THE FALL GUY | Recensione del film di David Leitch

Al cinema siamo abituati a spaziare tra generi diversi, ma non vi nascondiamo che nutriamo un certo scetticismo per musical e commedie action, specie quelle prodotte per le piattaforme streaming, che tendiamo a snobbare.

The Fall Guy ha fatto tremare le nostre convinzioni. Si tratta di un sentito omaggio a chi lavora dietro le quinte dei set, in particolare agli stuntman, e al cinema stesso. Diretto dall’ex stuntman David Leitch (Bullet Train, Deadpool 2 e Atomica bionda), il film è un thriller d’azione avvincente che strizza l’occhio ai classici action movie anni ottanta, impreziosito da un po’ di romanticismo.

Liberamente ispirato alla serie cult degli anni ’80 Professione pericoloThe Fall Guy vede un Ryan Gosling in forma smagliante nei panni di Colt Seavers, un talentuoso stuntman innamorato della cameraman Jody Moreno (Emily Blunt), che fa da controfigura alla super star Tom Ryder (Aaron Taylor-Johnson). Un incidente sul set lo costringe a ritirarsi dalle scene e a mettere bruscamente fine alla sua relazione con Jody. Qualche mese dopo, viene richiamato per lavorare al blockbuster Metalstorm, diretto proprio dalla sua ex. Si scopre però che la produttrice Gail (Hannah Waddingham) ha voluto Colt sul set per salvare il film: il protagonista Tom Ryder è sparito e Colt deve ritrovarlo.

Nonostante una trama a tratti confusa e a volte intricata, e un ritmo non sempre impeccabile, The Fall Guy funziona per il suo tono scanzonato, autoironico e sarcastico. Non si prende mai troppo sul serio, né nei momenti thriller-action né in quelli rom-com, consapevole dei suoi difetti e anzi, giocandoci su.

La pellicola non risparmia nemmeno pungenti frecciatine, più o meno velate, all’odierna Hollywood, criticando l’abuso di effetti digitali e intelligenza artificiale. Il livello di critica raggiunge il suo apice quando si sottolinea la mancanza di una categoria dedicata agli stunt agli Oscar (a tal proposito, durante le riprese Logan Holiday, una delle controfigure di Gosling, ha battuto il Guinness World Records per il maggior numero di ribaltamenti di un’auto).

Concentrandosi sull’intrattenimento, The Fall Guy raggiunge il suo scopo grazie a una solida sceneggiatura ricca di battute e citazioni brillanti, alla chimica tra Ryan Gosling e Emily Blunt che regala ottimi momenti di comicità e romanticismo, e soprattutto a scene d’azione mozzafiato. Esplosioni, salti, inseguimenti, incidenti, sparatorie, scazzottate, cani addestrati e tanto altro, il tutto perfettamente inserito nella storia del folle fanta-action Metalstorm, parodia di Cowboys & Aliens e Dune con tanto di colonna sonora di Hans Zimmer.

In definitiva, The Fall Guy celebra il cinema action nel migliore dei modi, mettendo al centro della scena gli stuntman. È entusiasmante dare un’occhiata al loro lavoro dietro le quinte, e ancora più incredibile scoprire come la maggior parte delle scene d’azione del film siano state girate senza effetti digitali.

The Fall Guy non è un film perfetto, ma sul grande schermo trasmette una tale passione che conquista.

(The Fall Guy di David Leitch. 2024, azione, USA, 125′)