Scritto e diretto da Robert Eggers, The Northman è un film epico ricco di azione con un budget da 90 milioni di dollari. Un film di vendetta, con al centro un giovane principe vichingo alla ricerca di giustizia per l’omicidio del padre.
Ambientato nelle distese scoscese dei fiordi islandesi, il film è un libero adattamento della storia che un tempo ispirò Shakespeare a scrivere Amleto. Da bambino, il principe Amleth (Skarsgård) vede suo padre (Hawke) ucciso dallo zio Fjölnir (Claes Bang) che poi rivendicò come propri sia il trono che la regina, la madre di Amleth Gudrún (Kidman).
Chi conosce Amleto, una delle opere shakespeariana più famose, è probabile che considererà The Northman un adattamento cinematografico a dir poco originale. Già dai primissimi minuti si capisce che quella di Robert Eggers è una versione sporca e brutale, piena di sangue, dove le viscere umane si mescolano alla terra. Un Amleto ridotto all’osso, di cui restano solo gli elementi vitali dell’opera originale. Una scelta che lascia allo spettatore un’opera ancora più incisiva e potente.
The Northman trasforma Amleto in un thriller adrenalinico. La telecamera si muove costantemente nella notte, i dialoghi sono affilati come coltelli e le interpretazioni sono viscerali e sopra le righe.
Alexander Skarsgard mostra un’intensità fisica ed espressiva incredibile. Il suo è un personaggio che non ha bisogno di esprimersi a parole ma attraverso suoni animaleschi come ululati o grugniti. Nicole Kidman e Anya Taylor-Joy, nonostante ricoprano ruoli di secondo piano, riescono entrambe a regalare un’interpretazione memorabile. Kidman, in particolare, nel finale mostra tutto il suo rinomato talento. Willem Dafoe, invece, fa il Willem Dafoe: non aspettatevi altro che una magnifica follia.
The Northman è di gran lunga il film più mainstream di Robert Eggers. Dopo essere stato acclamato dalla critica e da un pubblico di nicchia con The Witch e The Lighthouse (tra i migliori film del 2020), la sua vena autoriale è progredita a tal punto da poter affrontare un film ad alto budget come questo senza la paura di fallire, facendo sua l’opera, pur rendendola accessibile a tutti. Eppure, rispetto ai suoi precedenti lavori, The Northman perde qualcosa.
The Witch spiazzava la platea con un racconto di streghe assolutamente non convenzionale. In The Lighthouse, Eggers non aveva paura di raccontare l’ignoto e scavare nelle profondità dell’animo umano addentrandosi in luoghi inesplorati e spaventosi e lasciare che il pubblico si perdesse. The Northman è invece molto più lineare, quasi stereotipato. Dopotutto, è una storia di vendetta e le storie di vendetta tirano tutte dritte verso un finale già scritto che non lascia nulla all’immaginazione.
Eppure è tutto così brutalmente efficace che il film sembra durare un battito di ciglia. Resta la sensazione che Eggers abbia avuto il freno a mano tirato per colpa dei piani alti, ma, nonostante il giusto compromesso per una pellicola di queste dimensioni, è riuscito a realizzare un film magistrale che per fotografia e sonoro potrebbe ambire all’Oscar.